Lampada Tolomeo Artemide: Quale scegliere

Oggi vi parlerò del prodotto di maggior successo di Artemide, la Tolomeo, la
lampada disegnata da Michele de Lucchi e Giancarlo Fassina nel 1987.
Anche Ernesto Gismondi fondatore di Artemide, quando chiese ai designer
nel 1986 di ammodernare la tradizionale lampada a braccio Naska Loris (una
lampada da tavolo disegnata da Jac Jacobsen nel 1933) non avrebbe mai
immaginato un successo di questo tipo.
Questa successo è sicuramente frutto dell’enorme versatilità derivata dal fatto
che De Lucchi e Fassina hanno concepito ogni componente della lampada
come un pezzo indipendente dagli altri, da qui, le tantissime varianti,
adatte sia ad ambienti classici che a locali tradizionali.
Oggi vi porterò alla scoperta di tutte le infinite varianti di Tolomeo, e come
utilizzarle al meglio. Molte di queste le vedremo dal vivo, altre ve le descriverò
con immagini prese dal web.
La Tolomeo è oggi riconosciuta come un prodotto di design senza tempo,
in grado di coniugare funzionalità, estetica e sostenibilità. Grazie alla sua
versatilità e alla sua eleganza, la Lampada Tolomeo si adatta a qualsiasi
ambiente e a qualsiasi stile di arredamento, diventando un elemento
imprescindibile per chiunque desideri illuminare il proprio spazio con stile e
classe.
Rimane infine un’ultima curiosità: a che cosa la Tolomeo deve questo nome
così curioso? Il suo nome è infatti quello dell’astronomo greco Claudio
Tolomeo, noto per la sua opera Almagesto, un trattato di astronomia che
descrive il sistema solare e le stelle fisse. Ed è proprio questa l’idea dietro il
nome della lampada.
Un prodotto che combinasse la precisione e l’equilibrio degli strumenti
scientifici con l’eleganza e la funzionalità di un oggetto d’arredo.

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